Coordinamento Servizi Informatici Bibliotecari di Ateneo
Università degli Studi di Lecce
Piano Coordinato
delle Università di Catania e Lecce

Joseph Tusiani
Ad Margaritam

O caelum pluvium, pratum super omne videris
     Esse hodie dominus, tam malus atque minax,
Sed me non terres: in mente ac corde habeo ver
     Omnino redolens et sine fine meum.
Vim, si vis, totam patefac nebularum et aquarum
     Multa cum furia, terribili ac rabie.
Me non terrebis: ver in me natum animam implet,      Securasque rosas a feritate facit.
Nonne Philippinae me reddit amor victorem?
     Nonne est Ver dominae veris imago mei?
O pluvium caelum, fac ut vis: me bene servat,
     Ac me servabit, dulciter eius amor.


Novi Eboraci, die XXIV Martii MM

Cielo piovoso, oggi su tutti i prati
sembri il padrone, minaccioso e perfido.
Ma non mi atterrisci: ho nella mente e nel cuore una primavera tutta profumata e mia per sempre.
Se vuoi, manifesta la forza di nuvole ed acque, in tutta la loro furia, e la loro terribile rabbia.
Non mi atterrirai: la primavera nata in me riempie l'anima e mette al sicuro le rose da ogni ferocia.
Non mi rende vincente l'amore della mia Filippina?
La primavera della mia donna non č forse specchio della mia primavera?
Cielo piovoso, fa' come vuoi: mi tiene al sicuro, e mi salverā il suo dolce amore.

New York, 24 marzo 2000


Traduzione di Emilio Bandiera

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