| Coordinamento
Servizi Informatici Bibliotecari di Ateneo
Università degli Studi di Lecce |
Piano
Coordinato
delle Università di Catania e Lecce |
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Iniziativa
23 - Cantiere Scuola di Archeologia dellUniversità di Lecce |
Obiettivi di carattere generale
Il sito archeologico di Cavallino è stato oggetto delle prime campagne
di scavo dell'Università di Lecce negli anni '60 (O.Pancrazzi (ed.), Cavallino I. Scavi e
ricerche 1964-67, Galatina 1978) e poi di altre campagne negli anni '70 (Salento Arcaico,
Atti del Colloquio Internazionale - Lecce 5/8 aprile 1979, Galatina 1979).
Si tratta di un sito messapico di notevole importanza, con mura,
strade, piazze, abitazioni e necropoli. L'area archeologica è solo in parte interessata
dall'abitato moderno, la cui espansione, unita allo sviluppo dell'agricoltura
meccanizzata, minaccia gravemente la sopravvivenza dei resti antichi, coperti da un
terreno di accumulo molto esiguo. L'iniziativa in oggetto, che prevede l'utilizzo di
metodologie e tecnologie a base informatica all'avanguardia, persegue due obiettivi
principali:
| da un lato quello di recuperare e valorizzare il sito archeologico in questione come patrimonio culturale della comunità salentina |
| dall'altro quello di potenziare i servizi offerti dall'Università per la didattica e la ricerca nel settore storico-archeologico e in generale dei Beni Culturali |
Questi obiettivi saranno raggiunti alla fine di un percorso lavorativo
che prevede diverse tappe:
1. | studio preliminare dell'area allo stato attuale; |
2. | progettazione e realizzazione di un cantiere scuola e delle relative infrastrutture (comprendenti laboratori di lavaggio e restauro dei materiali, di disegno, rilievo e documentazione); |
3. | avvio del cantiere - scuola con realizzazione dello scavo stratigrafico ed elaborazione della relativa documentazione; |
4. | definizione e musealizzazione di un'area campione (con il restauro conservativo delle strutture, la realizzazione di sistemi di copertura e percorsi di visita attrezzati); |
5. | apertura al pubblico dell'area indagata. |
Il cantiere - scuola sarà concepito come un laboratorio didattico -
scientifico permanente che permetterà la sperimentazione e l'applicazione sistematica di
metodologie aggiornate e innovative (anche informatiche) alle attività di scavo e inoltre
il recupero, lo studio e la documentazione dei reperti e l'analisi e l'elaborazione dei
dati nei laboratori appositamente allestiti che consentiranno di svolgere l'intero ciclo
di attività sul posto e in tempo reale.
Le diverse tappe del progetto vedranno un significativo coinvolgimento
degli studenti, specializzandi e dottorandi dell'Università, in forme che prevedono:
a) | la realizzazione, nell'ambito delle attività didattiche degli insegnamenti più direttamente interessati, di moduli esplicitamente collegati alla realizzazione degli interventi, specie per quelli a più elevato contenuto di innovazione metodologica; |
b) | l'attivazione di borse di studio per la formazione sul cantiere, particolarmente per le attività che presentino particolari aspetti di specializzazione professionale (rilievo archeologico, restauro dei reperti, musealizzazione dell'area di scavo); |
c) | l'attivazione di contratti di collaborazione a termine con singoli studenti o con cooperative studentesche che offrano adeguate garanzie di competenza nei settori d'interesse. |
Localizzazione
Il cantiere - scuola di archeologia sarà realizzato su di un'area di
circa 2 ha di terreno, acquistata dall'Università grazie al finanziamento della Provincia
di Lecce nel quadro dell'intesa di programma. La zona prescelta corrisponde ad uno dei
nuclei più fittamente occupati da emergenze monumentali, solo parzialmente indagate nel
corso delle ricerche già svolte nel sito. In base ad una serie di elementi indiziari si
può indicare in quest'area uno dei poli di maggiore interesse dell'insediamento. Ubicata
nella parte centrale dell'abitato antico sembra costituire il punto di convergenza del
sistema di strade che permettevano l'accesso alla città attraverso le porte della
fortificazione. Sul terreno è inoltre leggibile un complesso sistema di canalizzazioni
connesse ad una profonda depressione del terreno, interpretabile come riserva idrica
pubblica. Nei pressi è stato anche messo in luce un edificio di dimensioni monumentali,
diverso per tecnica edilizia e peculiarità planimetriche rispetto agli altri edifici del
centro arcaico. L'insieme di queste evidenze allude al concentrarsi in quest'area di una
serie di funzioni di tipo pubblico che ne segnano la rilevanza all'interno
dell'insediamento.
Responsabile dell'Iniziativa
Prof. Francesco DAndria
Direttore Scuola Specializzazione di Archeologia
ex INAPLI
Tel. 307053 Fax 307053
Collaboratori:
Prof.ssa Grazia Semeraro
Responsabile settore archeologico
Tel. 244818
Carmine Mangia
Coordinamento attività Progetto
Tel. 244818/246485
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